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Fondo Bendazzi

Fondo Bendazzi
Il fondo di Giannalberto Bendazzi consta in circa 3.700 volumi, sia in italiano che in altre lingue, a cui vanno aggiunte anche tesi di laurea, cataloghi di festival, collezioni di riviste e cataloghi in italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, russo, cinese, giapponese, polacco, céco, estone. E ancora documenti, recensioni, lettere, interviste. Fra i volumi dedicati all’animazione compaiono oltre 300 titoli sull’animazione americana, 160 su quella italiana, USA 140, Canada 40, Francia 47, Sud America e Africa 25, Asia 60, Giappone 45, Nord Europa 47,Est Europa 90, Spagna e Portogallo 40, Austria, Germania, Svizzera, Australia, Nuova Zelanda 45.
Le tematiche: manualistica generale 41, il computer e l’animazione 31, Il cinema astratto 108, il colore 25, la musica 15, i mestieri del cinema 32, le donne in animazione 47, la critica in generale 90, il pre-cinema e le origini 78, i singoli studi sui registi, fra cui spicca Alexeieff con 19 titoli, ma non mancano , Lotte Reiniger, Norman McLaren, Walt Disney, Donald W. Graham, Chuck Jones, Tex Avery, Hayao Miyazaki, IsaoTakahata , per citarne solo alcuni.
Non mancano testi rari come

  • The Art of Walt Disney di Robert D. Feild – 1942 − primo libro sul padre di Topolino,
  • Le dessin animé di Lo Duca – 1948 – primo tentativo di storia mondiale della materia,
  • Walking Shadows: An Essay on Lotte Reiniger’s Silhouette Films di Eric Walter White – 1931 ,
    sul primo lungometraggio d’animazione europeo.
  • The Adventures of Prince Achmed (pubblicato da Hogarth Press, la casa editrice di proprietà di Virginia Woolf).
    I paesi più ampiamente analizzati sono Stati Uniti, Giappone e Italia e Walt Disney, Chuck Jones, Tex Avery, Alexandre Alexeieff, Norman McLaren (e in generale il cinema astratto) sono i cineasti e i temi meglio documentati. Sono ben rappresentati anche Paesi quasi sconosciuti al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, come la ex Jugoslavia, la ex Cecoslovacchia, la Polonia, la Russia, il Canada.
    Il pre-cinema è comune all’animazione e al cinema “dal vero”. Attraverso i libri che lo trattano, passiamo alla seconda parte del patrimonio, quella appunto sul cinema “dal vero”, essenziale per ben inquadrare l’animazione, che è una cinematografia gemella e parallela, benché abbia una sua totale autonomia linguistica ed estetica.
    Qui si trovano centinaia di titoli (fra cui opere rare o prime edizioni della storia del cinema dalle origini ai giorni nostri), su Charlie Chaplin (28), Buster Keaton (22), Hitchcock e Kubrik ( 33), Ingmar Bergman (23), Woody Allen (33), Federico Fellini, Sergej M. Eisenstein, Luis Buñuel, René Clair, il cinema italiano (300), il cinema francese (100), americano, inglese, asiatico ed est europeo.
    Sono altresì presenti preziosi materiali relativi a opere ed autori di film d’animazione (rodovetri, acetati, storyboard, disegni preliminari, fotografie – sul set o di vita privata – maquettes originali e altro) che necessiteranno di un accurato e peculiare lavoro di tutela e conservazione e che potranno, qualora le condizioni lo permettano, risultare preziosi in ottica espositiva e di altre iniziative.
    Da segnalare, inoltre, la ricchissima collezione di film in animazione che costituisce un compendio della produzione internazionale passata e presente; nella maggior parte si tratta di opere irreperibili nel mercato, utilissime per rassegne e retrospettive tematiche; non mancano naturalmente opere di cinema “dal vero”. La videoteca, che costituisce una sezione “parallela” a quella “cartacea”, è già oggetto di inventario e catalogazione accurata.
Con Osvaldo Cavandoli nel suo studio a Milano
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