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Resoconto Animaphix 2017

Di Alice Buscaldi

Rotoscopio, Cut-Out, Soundscapes, Carte Blanche, questo il menù di Animaphix 2017 International Animated Film Festival che anche quest’anno giunge al termine agli albori del terzo compleanno.


Una panoramica a 360° nel mondo dell’immagine in movimento accompagnata inoltre da masterclass e workshop con i più talentuosi e affermati autori del mondo dell’animazione.


Dal 27 al 30 luglio, nel contesto di Villa Cattolica (sede tra l’altro del Museo Guttuso) a Bagheria, il ghiotto festival siciliano dedicato al cinema d’autore, ha potuto constare di due rappresentati d’eccelenza: l’artista svizzero Georges Schwizgebel ed il polacco Piotr Dumala.


L’arte del primo basata sulla metamorfosi di colori che creano forme e ambienti, la narrazione del secondo più graffiata è realizzata tramite incisione su lastre di gesso verniciate di nero che svelano così volti e sagome bianche più materiche.


Ma il programma di Animaphix è stato assai più succoso, infatti già dal primo giorno ha avuto inizio il workshop “Rotoscoping Life” curato da Michele Bernardi (estroso autore emiliano tra più estimati nell’ambito nazionale, è creatore di videoclip per artisti contemporanei). Il laboratorio intensivo prevedeva la realizzazione di piccoli loop con la tecnica del rotoscopio, alla fine delle quattro giornate i lavori dei partecipanti sono stati assemblati in un unico video musicale e proiettato durante la serata conclusiva.


Procedendo con la giornata, giungiamo alla cerimonia di apertura dove a condurre la serata è Rosalba Colla (Direttrice artistica del Festival) accompagnata da Giorgio Lisciandrello che presentano al pubblico la giuria internazionale costituita da: Giannalberto Bendazzi, Piotr Dumala e Matilda Tavelli (Direttrice artistica Animatou Fest di Ginevra). Dopo le presentazioni e qualche parola da parte dei giurati, ha inizio la prima sessione di cortometraggi in competizione.


Il secondo giorno si apre all’insegna della masterclass dedicata alla storia del cinema d’animazione dal 1908 al 1951, a coordinare la lezione è Giannalberto Bendazzi che con occhio attento e critico svela i segreti più nascosti dietro a pietre miliari come Fantasmagorie (1908) o classici come Snow White and the Seven Dwarfs, Walt Disney Prod (1937).
 
A seguire partecipiamo ad un “focus on” condotto da Matilda Tavelli che ha guidato il pubblico nel mondo dell’animazione svizzera delineandone tutte le peculiarità (non ci sfuggono naturalmente i lavori del nostro connazionale Mauro Carraro: Hasta Santiago e Aubade!).

A concludere gli incontri, come ciliegina sulla torta, la carte blanche dedicata e curata da Gerorges Schwizgebel durante la quale abbiamo potuto assistere al porcesso creativo che sta dietro i dipinti in movimento dell’artista svizzero.

Concludiamo la serata con la seconda sessione di cortometraggi in competizione.


Sabato 29 luglio, ad aggiungersi al workshop in corso di Michele Bernardi, è il laboratorio “Onde Animate” di Eleonora Lambo (esponente del collettivo FIXSIX) e Andrea Martignoni (dell’Associazione Ottomani) che prevede il coinvolgimento dei più piccoli nel mondo dell’animazione: attraverso il divertimento i bambini hanno avuto modo di sperimentare di persona i diversi processi creativi che stanno dietro il fare cinema d’animazione, dalla creazione dei personaggi, ai suoni che hanno accompagnato il video. Il lavoro finale è stato anch’esso proiettato durante la serata conclusiva e ha indubbiamente strappato molti sorrisi.
 
Nel pomeriggio una selezione di Queer Animation, in collaborazione con il Sicilia Queer Filmfest, per poi concludere gli incontri con la carte blanche di Piotr Dumala e i suoi lavori.
 
Ad accompagnare la conferenza dell’autore anche una retrospettiva proposta dal Festival subito a seguire: le oscure ambientazioni e le forti tematiche dei cortometraggi dell’artista polacco hanno trovato nel giallo tufo siculo un’ottima cornice.

Chiudiamo la serata con il terzo turno di cortometraggi in concorso.


Il quarto ed ultimo giorno di Festival è quello forse più denso di eventi: i workshop sono alle battute finali, la rassegna Cine-Kids dedicata ai più piccoli (con una serie di cortometraggi a tema “enfants” realizzati dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino), un focus sul Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino condotto dalla Coordinatrice Didattica Chiara Magri che, in presenza di alcuni degli ex allievi della scuola, ha presentato i film di diploma degli ultimi anni e i wip dei ragazzi presenti. E ancora, una masterclass con l’eclettico talento italiano Stefano Sasso, sound designer per autori del calibro di Simone Massi e Magda Guidi per citarne alcuni e la seconda parte della retrospettiva dedicata a Piotr Dumala per giungere infine all’ultima tranche di cortometraggi in competizione.


Ma la serata è appena iniziata! subito dopo l’ultimo cortometraggio è il pubblico a dover dare il proprio voto affinchè la cerimonia di premiazione possa procedere: dopo la visione degli elaborati realizzati durante i workshop (sia i coordinatori che gli allievi ne sono usciti visibilmente soddisfatti!) Rosalba Colla e Giorgio Lisciandrello possono finalmente declamare il giudizio della giuria come migliore cortometraggio d’animazione internazionale Animaphix 2017: “Kaputt / Broken – The Women’s Prison at Hoheneck” di Volker Schlecht e Alexander Lahl / Germania 2016 risulta vincitore “per il suo stile grafico essenziale ma ricco” queste le parole della giuria.
Kaputt / Broken – The Women’s Prison at Hoheneck (Trailer subtitled) from Drushba Pankow on Vimeo.

 Inaspettatamente vi è pure una menzione speciale per “The Empty” di Dahee Jeong / Francia 2016 che ha colpito la giuria per la delicatezza tecnica e narrativa.
THE EMPTY trailer from Jeong dahee on Vimeo.

E dulcis in fundo, il premio del pubblico Animaphix 2017 va a “Once upon a line” di Alicja Jasina / USA 2016.

ONCE UPON A LINE by Alicja Jasina – Trailer from Alicja Jasina on Vimeo.

La serata però ha rivelato ancora qualche sorpresa: dopo il videomessaggio di ringraziamento direttamente inviato da Volker Schlecht da Berlino, a ricevere un premio non sono stati solo i cortometraggi sopra elencati ma anche giurati e ospiti d’onore!

Così il Festival ha voluto festeggiare la conclusione di questa terza edizione, una targa con la musa alata per ricordare che anche quest’anno Animaphix International Animated Festival non dimentica mai la sua calorosa sicilianità. 

Cari amici di Animaphix, Cartùn vi tiene d’occhio!

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