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FOCUS ON Cinzia Angelini, creative artist a tutto tondo nel campo dell’animazione

Di Alice Buscaldi

Torino è una città dalle mille sorprese. In autunno poi si rende ancor più appetibile grazie all’attesissima View Conference che ogni anno ospita eccellenze del mondo del video making internazionali e non. Tra tutti gli ospiti della View, seguiamo una delle nostre migliori creative all’estero: Cinzia Angelini che lavora come story artist e regista da molto tempo negli States.

Cominciata la sua carriera alla DreamWorks, ha proseguito in ascesa un po’ in tutte le produzioni e studios americani fino ad Illumination Entertainment dove lavora attualmente come Story Artist. Inizia il suo percorso con l’animazione 2D, sotto la supervisione di James Baxter mentre lavora al personaggio di Tullio per il lungometraggio La strada per Eldorado.

 Il passaggio al 3D è stato graduale, come racconta al pubblico di View, mostrando slide e clip di video in cui si nota l’integrazione dei due stili d’animazione. In Sinbad: Legend of the Seven Seas e Spirit, il passaggio è chiaro, animazioni 2D sono affiancate o riprodotte in 3D; così Cinzia approda al tridimensionale, senza però dimenticare la sua origine da tradizionalista.

“Chiaramente uno Story Artist se ne sa di animazione crea sequenze più fluide. Perciò sono capacità molto correlate. La combinazione tra animatore e Story Artist poi rappresenta uno dei migliori punti di partenza per cominciare una carriera da regista” dichiara Cinzia durante l’intervento.

Carriera che pare aver già da tempo deciso di intraprendere col suo cortometraggio MILA che sempre a View Conference ha avuto uno spazio per essere mostrato nei dettagli più intimi.

Affiancata da Valerio Oss, Visual Effecs Supervisor del cortometraggio, presente in sala anche Flavio Gargano, compositore della Colonna Sonora, viene mostrato per la prima volta al pubblico italiano un making of di un progetto che ha coinvolto più di 250 artisti da più di 25 paesi in tutto il mondo.

Come ci tengono a ricordare gli autori di MILA: “questo non è solo un film di CG. Nel corso degli anni, abbiamo formato una comunità di artisti appassionati di animazione e narrazione.”

Mila è un cortometraggio di 9 minuti ispirato da racconti che la mamma di Cinzia, all’epoca degli eventi era una bambina, ha vissuto in mezzo ai bombardamenti della seconda Guerra mondiale a Trento. Questa non è una storia di Guerra con soldati, generali o piani di battaglia, ma una storia che racconta la sofferenza raramente menzionata dei civili ed in particolare dei bambini.

 “E’ da molto tempo che volevo lavorare ad un mio film ed in particolare a un film che parlasse di bambini nel mezzo di conflitti” dice Cinzia, “nel 2010 ho finalmente avuto la possibilità di iniziare a farlo diventare una realtà”.

L’esperienza maturata durante questi anni di lavoro su Mila, dichiara Cinzia, l’ha arricchita molto, le ha dato la possibilità di imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Il ruolo del regista è molto delicato ed importante, un buon regista è una persona equilibrata, generosa ma forte al tempo stesso.

Il regista non è colui che si carica del destino del film e del suo team, anzi un buon regista deve sapersi circondare da giusti collaboratori che lavorano in libertà sempre tenendo un occhio sul risultato finale.

“Per me essere regista su Mila è la posizione migliore che posso desiderare; se in un futuro avrò la possibilità di lavorare ad un bel film come regista, con un bel team, un budget equo e dei produttori ed executives che sanno lavorare con il team creativo allora si, potrò dire che essere regista di un lungometraggio. E’ la migliore posizione che posso desiderare”. CA

E ora, amici di Cartùn, non perdetevi il trailer di MILA! Stay Tuned!

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